“...io so che una cosa è reale e l’altra invece un sogno, ma continuo a dimenticarmene, così entrambe sono vere. Non riesco più a distinguerle. Non so più qual è la storia vera.”
“Scegli quella bella... “ disse lei “è quella, la storia vera. Tu stai cercando di raccontarmi la tua storia, giusto?
Oh povero ragazzo che sei. Non deve essere per forza così. Esci dall’acqua, le cose possono essere diverse. Ci sono qui io. Non devi scegliere di essere solo.”
Si chinò su di lui e lo baciò teneramente sulla fronte, e su entrambe le guance. Si raddrizzò a rimirarlo. Gli accarezzò la mano. Poi si chinò di nuovo, facendo il gesto di baciarlo, ma si fermò, fissandogli il petto.
“Che c’è?” Le chiese.
“Una sciocchezza” rispose. E si coprì la bocca.
“No, invece. Dimmelo.”
“Ero abituata ad abbassare gli occhi su mio marito e a vedere la mia faccia sul suo cuore. Non ho mai conosciuto qualcosa di diverso.”
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