sabato 12 ottobre 2019

Kimchi, zucchero e veleno

Marzo 2007.

Min è un timido sedicenne coreano, nato e cresciuto nella Korea-town di Osaka.
La sorella maggiore Jin è il suo completo opposto, ambiziosa femminista pronta a combattere ogni ingiustizia subita dal popolo coreano. 

«Eonni, che c’è? Sei ancora triste per quei giappo-bastardi che ti hanno picchiato?»
Jin chiamava il suo fratellino eonni/언니 , che in coreano significa sorella maggiore. Quando si trattava di calmare il suo istinto vulcanico, Min era sempre stato l’unico in grado di trovare le parole e gli sguardi giusti.
«Oppa... no, che m’importa di quelli?»
Min chiamava la sua sorellona oppa/오빠 , che in coreano significa fratello maggiore. Quando si trattava di risollevarlo da terra, Jin era sempre stata la più forte.
...

Jin amava guardare film polizieschi nel buio della sua stanza; raramente dava retta alla madre o al fratello quando si chiudeva lì dentro. Eppure, in quei giorni, l’occhio gonfio di Min le svelò un inatteso spirito materno. Chi gliel’avrebbe mai detto, tra una lezione di jeet kune do e un infiammato discorso all’associazione Orgoglio coreano, che avrebbe trovato anche il tempo per riscoprire il suo lato femminile e protettivo?
Insomma, per la prima volta in dieci anni, si ritrovò di fronte alla TV col fratello, realizzando quanto fosse piacevole smontare l’armatura da super woman e lasciarsi andare in un abbraccio caldo.


Ottobre 2013

Yue è una sobria e pragmatica cinese da poco uscita dall’università di Changchun. È appena arrivata ad Osaka, dove raffinerà la sua lingua giapponese nella stessa scuola dove lavora Min.

Dopo due secondi di consultazione col cervello, Min dedusse che sarebbe stato molto vantaggioso saltare dalla sedia e correre disarticolatamente verso la presunta sorella. D’altra parte, se si fosse trattato di un sogno, i colleghi attorno a lui non esistevano, e dunque nessuno avrebbe davvero assistito alla sua performance. In caso contrario, avrebbe rivisto finalmente l’unica persona che voleva incontrare, e tutto il resto poteva pure andare a farsi fottere.
«Jin!»
Si fermò a trenta centimetri da lei, la guardò bene in viso e si accasciò lentamente sull’asfalto.


Luglio 2017

Evan è una frizzante e solare americana di Pechino, arrivata per caso ad Osaka per rivoluzionare la vita di Min, da tre anni impantanata come una Fiat senza ruote. 

Min, nella sua vita, non aveva avuto molte ragazze, ma nonostante questo era abbastanza maturo e sensibile per capire che, nell’attimo in cui si finiva di fare sesso, iniziava quello in cui si realizzava di aver fatto solo sesso o di aver fatto l’amore. E Min, steso sul divano con Evan schiacciata addosso, mentre fissava il buio capì di aver passato una notte indimenticabile con lei. Ma capì anche che, quella con Yue, rimaneva l’ultima volta in cui aveva fatto l’amore.



Il percorso emozionale e sensoriale, lungo dieci anni, di Min. Un amore intollerabile e segreto. Un viaggio tra Giappone, Cina e Corea. Tre donne.

In vendita on line su IBS , Mondadori e su Feltrinelli e sul sito della casa editrice EDIKIT 
anche in formato PDF, e da fine ottobre nella libreria di Potenza UBIK e altre librerie. 



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